Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16006 del 16 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:16006PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: L'esistenza di un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti può essere desunta, in assenza di prove dirette, da un complesso di elementi indiziari, quali la disponibilità di mezzi economici e strumenti adeguati, i rapporti non occasionali con trafficanti italiani e stranieri, nonché la partecipazione dell'imputato ad episodi significativi, anche se non direttamente riconducibili all'associazione, purché inquadrati in un contesto probatorio complessivo che consenta di ritenere ragionevolmente provata la sua appartenenza all'organizzazione criminale. In particolare, la partecipazione dell'imputato ad un episodio di traffico di stupefacenti, anche se avvenuto in un momento precedente rispetto ai fatti oggetto di contestazione, può essere valorizzato ai fini della dimostrazione del suo coinvolgimento nell'associazione, ove tale episodio risulti collegato in modo logico e consequenziale agli altri elementi indiziari acquisiti. La valutazione complessiva degli indizi, effettuata secondo le regole dell'esperienza e della logica, costituisce un apprezzamento di merito incensurabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogico o privo di adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) VI. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 29/10/2008 TRIB. LIBERTA' di ROMA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROTELLA MARIO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. BAGLIONE Tindari, che ha chiesto il rigetto.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1 - La Difesa di Vi. Gi. propone ricorso contro ordinanza del Tribunale di Roma, che ne conferma la custodia in carcere per il reato di cui al Decr…

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