Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 53159 del 15 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:53159PEN

Massima

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Il giudice del rinvio, in seguito all'annullamento di una precedente ordinanza da parte della Corte di Cassazione, è vincolato al principio di diritto affermato dalla Corte stessa e deve limitare il proprio esame al solo "punto" della decisione attinto dall'annullamento, senza poter estendere l'indagine a vizi di nullità o inammissibilità non riscontrati dalla Corte, salva la sopravvenienza di nuovi elementi di fatto. Tale vincolo discende dal fenomeno della formazione del "giudicato progressivo", per cui le questioni non investite dall'annullamento restano precluse al giudice del rinvio. Pertanto, il giudice del rinvio non può dichiarare inammissibile un'impugnazione per motivi diversi da quelli oggetto dell'annullamento, dovendo invece conformarsi al principio di diritto stabilito dalla Corte di Cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/11/2014 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Taranto;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CALVANESE Ersilia;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. BALDI Fulvio, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO<…

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