Il gestore di una ricevitoria del lotto è tenuto al puntuale versamento dei proventi del gioco del lotto, al netto dell'aggio spettante e delle vincite pagate, alla società concessionaria dello Stato per la riscossione, nei termini stabiliti dalla legge e dal contratto di concessione. Il mancato rispetto di tale obbligo, anche per un solo periodo contabile, legittima l'Amministrazione competente all'adozione del provvedimento di revoca della concessione, in quanto tale inadempimento integra una violazione degli specifici doveri di fedeltà e diligenza gravanti sul concessionario, a tutela degli interessi pubblici sottesi all'esercizio del gioco del lotto. La revoca della concessione può essere disposta anche in caso di fallimento del gestore, in quanto tale evento, pur determinando l'impossibilità giuridica per il fallito di provvedere ai relativi pagamenti nel termine contrattualmente previsto, non esclude la responsabilità del concessionario per i precedenti inadempimenti, né comporta l'applicazione delle norme civilistiche sull'impossibilità oggettiva della prestazione. Pertanto, il provvedimento di revoca, adottato in conformità alle previsioni contrattuali e normative, non può ritenersi illegittimo per violazione del principio di buona fede o per contraddittorietà dell'azione amministrativa.